L’Associazione Culturale Anassilaos, fondata da Stefano Iorfida, che ne è tuttora il Presidente, nasce a Reggio Calabria nell’anno 1986, in una città mediterranea che, al di là della scontata posizione geografica, traduce sul piano della storia una realtà e una vocazione del tutto peculiari dal momento che essa città ha spesso svolto una funzione di cerniera tra Oriente e Occidente, tra Nord e Sud, impedendo che le periodiche, talora fratture tra le due sfere del mondo mediterraneo divenissero insanabili.
Πόλις greca, poi urbs romana, primo punto di approdo sul continente dell’ Apostolo Paolo nel Suo viaggio verso Roma e in quanto tale citata negli Atti degli Apostoli, 28,13 (ὅθεν περιελόντες κατηντήσαμεν εἰς Ῥήγιον), sede da tempo immemorabile di una ricca e colta comunità ebraica che nel 1475, presso una delle prime stamperie della storia con sede nella Giudecca – a pochi anni dalla scoperta della stampa – realizzò uno dei primi testi in lingua ebraica a caratteri mobili, oggi conservato a Parma, il Commentario al Pentateuco di Rabbi Salomone Jarco impresso da un tale Abramo Garton figliuolo di Isacco; in seguito centro politico ed amministrativo in Italia dell’Impero Bizantino e in quanto tale soggetta alle ripetute incursioni degli Arabi che, nel momento della loro massima espansione, le inflissero distruzioni e periodiche effimere conquiste, senza che ciò impedisse comunque lo svilupparsi di positive relazioni e scambi culturali e commerciali come dimostrano le “Vite” di numerosi Santi italo-greci, Reggio Calabria è stata un crocevia nel quale si sono scontrate e, talora incontrate, le tre religioni monoteiste e le diverse esperienze di popoli ricchi di civiltà.
Essa ha dunque nelle sue radici storiche, culturali e quasi “psicologiche” quel rispetto verso usi e costumi degli altri popoli mediterranei che nasce dalla condivisione di una storia comune e millenaria, pur se talora conflittuale, e quindi ha con sé la capacità, ancora una volta, di costituire quel ponte che deve e dovrà unire l’Europa e il Sud del Mediterraneo, in una serie di rapporti culturali, economici e soprattutto umani che sono gli strumenti che l’Europa ha a sua disposizione per un Mediterraneo di pace, economicamente prospero, socialmente stabile, ricco della stessa diversità dei popoli che ne abitano le sponde.
Tale contesto geografico e storico – di cui sono state delineate le linee essenziali – piega e giustifica non poche delle scelte culturali e strategiche dell’Associazione che, non certo a caso, deriva il suo nome da Anassilao (Αναξίλαος o Αναξίλας) l’uomo politico che dal 494 al 476 a.C. governò con acume la Città realizzando, dopo la conquista di Zancle (491 a.C.), cui diede il nome di Messana (Tucidide, VI,4,6), un unico Regno dello Stretto fiorente per traffici, economia e cultura, quasi una prefigurazione di quello che potrebbe diventare una futura area integrata dello Stretto che comprenda, come in passato Reggio, Messina e Villa San Giovanni. Un’area del resto storicamente sempre coesa sia sul piano artistico – si pensi alla presenza a Reggio e in Provincia di artisti siciliani, dal grande Antonello al Gagini, da Antonio Catalano il Vecchio al Marolì, per citare solo gli artisti più importanti – che su quello culturale ed economico.
Logo del Sodalizio il dritto del tetradramma che rappresenta Anassilao sopra una biga trainata da mule, moneta fatta coniare per Reggio e Messina probabilmente in ricordo di una vittoria conseguita a Olimpia nella corsa di bighe trainate da mule. Racconta Aristotele che il vincitore chiese a Simonide di Ceo di celebrare l’evento ma che il grande poeta corale greco, emulo di Pindaro e Bacchilide, rifiutasse l’incarico forse ritenendo disdicevole celebrare una tale vittoria. Soltanto dietro una lauta ricompensa si indusse a celebrare l’avvenimento. Di tale componimento restano pochi versi (frammento 19 E.Diehl e 515 D.Page) “Salute, figlie di cavalli dai piedi di vento” (traduzione di Filippo Maria Pontani).
Fin dal momento della sua fondazione il Sodalizio reggino ha svolto un’intensa attività volta a favorire la conoscenza delle arti, della letteratura e delle scienze promuovendo incontri e convegni, mostre, personali e collettive, di pittura, scultura, fotografia; realizzando concerti di musica classica, spettacoli teatrali e di danza con uno sguardo rivolto all’Italia e all’Europa. Ad Atene, negli anni 1997, 2000 e 2003, presso l’Università Nazionale e Capodistriaca della capitale ellenica e talune prestigiose istituzioni greche (Museo dell’Acropoli e Museo della Città di Atene) nonché italiane (sede dell’Istituto Culturale Italiano) l’Associazione ha realizzato una serie di importanti iniziative culturali nell’ambito del progetto “”(“Ritorno”). L’Associazione si articola in Sezioni e Centri Studi. Al suo interno opera anche il Circolo Filatelico Anassilaos che aderisce alla Federazione tra le Società Filateliche Italiane (FSFI). Nel 1988 l’Associazione ha dato vita al Premio Anassilaos di Arte Cultura Economia e Scienze.